Il debutto del breaking alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stato un momento storico per questa disciplina, ma non tutti i partecipanti hanno brillato per talento e abilità.
Rachael Gunn, conosciuta come Raygun, è diventata famosa per tutte le ragioni sbagliate. La sua esibizione, caratterizzata da mosse ispirate alla fauna australiana e culminata in un ballo che ha generato numerosi meme online, le ha fruttato zero punti e una pioggia di critiche. A rendere la situazione ancora più controversa, sono emerse accuse secondo cui Gunn sarebbe stata raccomandata dal marito, che avrebbe avuto un ruolo nella commissione di selezione degli atleti.
Chi è Rachael Gunn?
Rachael Gunn, 36 anni, è una docente universitaria alla Macquarie University di Sydney, dove si occupa di studiare la “politica culturale del breaking”. Appassionata di questa disciplina, Gunn ha iniziato a praticarla nel 2008 grazie al marito, Samuel Free, che continua a essere anche il suo allenatore. Negli anni, Gunn ha partecipato a diverse competizioni, arrivando a essere la B-girl meglio classificata dell’Australian Breaking Association nel 2020 e 2021. Questa carriera sportiva le ha permesso di qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi 2024, rappresentando l’Australia.
L’esibizione olimpica e la trasformazione in meme
Durante le Olimpiadi, Gunn ha partecipato alla competizione femminile di breaking, ma la sua avventura è finita prematuramente nella fase a gironi. Dopo aver affrontato atlete di alto livello come Logistx (USA), Syssy (Francia) e Nicka (Lituania), Gunn non è riuscita a ottenere punti. La sua performance, tuttavia, ha fatto parlare di sé per motivi inaspettati. Gunn ha deciso di portare in scena una coreografia ispirata alla fauna australiana, con movimenti che richiamavano i saltelli di un canguro e altre mosse eccentriche. Questi elementi hanno fatto sì che la sua esibizione diventasse rapidamente un meme, trasformandola in un personaggio virale sui social media, ma non in senso positivo.
Accuse di raccomandazione e sospetti di manipolazione
La partecipazione di Rachael Gunn non ha suscitato solo reazioni per la sua esibizione, ma anche per presunte irregolarità nella sua qualificazione olimpica. Alcuni membri della comunità del breaking e voci online hanno insinuato che Gunn avrebbe potuto ottenere un trattamento di favore grazie al marito, Samuel Free, che avrebbe avuto un’influenza nella commissione di selezione degli atleti. Secondo queste accuse, il processo di qualificazione sarebbe stato manipolato per garantire a Gunn un posto alle Olimpiadi.
Tuttavia, le accuse di manipolazione sono state smentite dai fatti: l’organizzazione Ausbreaking, che ha gestito i campionati di qualificazione, non è stata fondata da Gunn, e Samuel Free non faceva parte del panel di giudici. Nonostante ciò, i sospetti hanno continuato a circolare, gettando un’ombra sulla sua partecipazione.
Reazioni e difesa di Gunn
Nonostante le critiche e i sospetti, Rachael Gunn ha ricevuto sostegno da parte di figure importanti nel mondo dello sport. Anna Meares, capo della squadra australiana, ha lodato Gunn per il coraggio dimostrato e per aver incarnato lo spirito olimpico. Anche Martin Gilian, giudice capo del breaking olimpico, ha difeso la performance di Gunn, sottolineando l’importanza dell’originalità nel breaking e riconoscendo il valore del suo tentativo di esprimere la cultura australiana attraverso la danza.
Gunn stessa ha risposto alle critiche affermando che il suo obiettivo era distinguersi per creatività e arte, piuttosto che competere direttamente con le mosse dinamiche delle sue avversarie. Ha difeso le sue scelte stilistiche come un’espressione autentica della sua identità culturale, rifiutando le accuse di aver trattato il breaking come un gioco.
Conclusioni: un’ombra sulle Olimpiadi
L’esibizione di Rachael Gunn alle Olimpiadi di Parigi 2024 rimarrà nella memoria, ma non per i risultati sportivi. Il suo “ballo meme” e le accuse di raccomandazione e manipolazione del processo di selezione hanno sollevato interrogativi sulla trasparenza e l’integrità dello sport. Che si tratti di un tentativo di innovazione fallito o di una partecipazione indebitamente facilitata, Gunn è destinata a rimanere una figura controversa nel mondo del breaking olimpico.